d.d.l. 1662: nasce il Tribunale per la famiglia e per i minori.
Il presente approfondimento nasce dalla recente proposta di riforma che prevede la nascita di Tribunali circondariali e, quale organo centrale, di un Tribunale distrettuale. Il Tribunale della famiglia sarà supportato anche da un Ufficio del Processo, costituito da giudici onorari che coadiuveranno i Giudici togati nelle proprie funzioni.
Molte sono infatti le proposte di riforma nell’ambito del diritto di famiglia (che non ne intaccheranno la struttura sostanziale), con la nascita del nuovo Tribunale della famiglia che andrà a sostituire quello dei minorenni, accorpando tutte le competenze in materia sia civile sia penale, così da prevedere tempi più stretti e una semplificazione del rito.
Ed in particolare, tra le novità più importanti vi è la modifica dell’art. 38 disp. Att. c.c., che viene completamente riscritto mediante nuovi criteri di riparto della competenza tra Tribunale ordinario e Tribunale per i minorenni.
Nei due anni successivi all’approvazione dei decreti delegati per il rito (e, dunque, non prima della fine del 2024) il Governo dovrà istituire il Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie, un giudice unico e specializzato, competente per tutti i procedimenti “familiari” o di protezione per i minori di età e per i soggetti vulnerabili, attualmente di competenza del Tribunale ordinario, del Tribunale per minorenni e del Giudice Tutelare. Rimarranno di competenza del Tribunale ordinario i procedimenti in materia di cittadinanza, immigrazione, riconoscimento della protezione internazionale.
Il Tribunale distrettuale (distretto di Corte di Appello) rimane competente per tutti i procedimenti del c.d. penale minorile, per le adozioni (gli affidamenti rimangono di competenza del Tribunale circondariale) e per le impugnazioni di tutti i provvedimenti, provvisori e definitivi, emessi dal Tribunale circondariale e deciderà in composizione collegiale.