La Suprema Corte stabilisce la prevalenza del favor minoris rispetto al favor veritatis.
Il caso di specie vedeva protagonista un minorenne la cui identità genetica non corrispondeva con quella biologica.
Cass. Civile, Sez I, ord., 27 ottobre 2021, n. 30403
La Corte afferma:
“La valutazione dell’interesse del minore all’impugnazione del proprio riconoscimento per difetto di veridicità impone un bilanciamento tra il favor veritatis e l’interesse del minore; ovvero un bilanciamento tra il diritto all’identità personale legato all’affermazione della verità biologica e l’interesse alla certezza degli status ed alla stabilità dei rapporti familiari che, nell’ambito di una sempre maggiore considerazione del diritto all’identità personale, non necessariamente è sempre correlato alla verità biologica, ma piuttosto ai legami affettivi e personali sviluppatisi all’interno di una famiglia.”