Errore medico: diagnosi tardiva di tumore, la Cassazione conferma la condanna di due medici.
Secondo i Giudici (sentenza 23252/2019) la scienza medica sostiene la necessità di diagnosticare tempestivamente le patologie tumorali, posto che da ciò dipende la loro prognosi.
I Giudici affermano che
“è da ritenere inescusabile il comportamento di un medico che, a fronte della denuncia di una sintomatologia che induce il sospetto di una neoplasia al seno – uno dei casi in cui il tumore e’ tanto piu’ efficacemente curabile, quanto piu’ tempestivamente si intervenga – non indichi ulteriori esami ed accertamenti alla paziente e rinvii ad un futuro indeterminato ulteriori valutazioni”.
Inoltre, per ciò che riguarda il risarcimento dei danni, la Corte di Cassazione afferma che “l’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 2059 cod. civ. porta ad affermare che, ove sia configurabile lesione di diritti della persona costituzionalmente protetti e tale lesione abbia determinato un danno non patrimoniale, vi e’ l’obbligo di risarcire tale danno, quale che sia la fonte della responsabilita’, contrattuale od extracontrattuale.
Ha altresi’ specificato che interessi di natura non patrimoniale meritevoli di tutela possono essere individuati nell’ambito dei cosiddetti contratti di protezione, quali sono quelli che si concludono nel settore sanitario (cfr. Cass. civ. S.U. 11 novembre 2008 n. 26972)”.